Incuriosito dall'argomento, mi sono informato cercando su Wikipedia.

Certo non è l'ultimo arrivato, ma non è sicuramente il migliore tra gli architetti!! Si è laureato con 100/110, non un brutto voto ma TUTTI (e dico tutti) i "grandi" del presente e del passato, si sono laureati col massimo dei voti, 110 e lode. Basti pensare agli scienziati più famosi, Renzo Piano invece si colloca tra gli studenti "bravini", con un poco più che medio impegno nello studio e nei risultati.

Il padre era costruttore edile, aveva molte conoscenze nel settore.. Per meglio dire, Renzo Piano era raccomandato! Grazie alle sue conoscenze (non di materia, di persone "importanti" si intende..) ha iniziato con dei progetti via via sempre più importanti, che hanno permesso di creare nuove conoscenze fino ad arrivare ai vertici.

Per farla breve, un architetto medio-bravo con le conoscenze giuste e un po' di fortuna, vedi dove è arrivato! Puoi studiare tutta la vita, laurearti col massimo dei voti, ma non sarai mai Renzo Piano perché non conosci politici, architetti e così via, per avere tutto il suo successo e tutti i suoi soldi. Questa è la realtà. Ti assicuro che puoi fare un progetto incredibile, molto innovativo e che come tale che richieda un consistente investimento economico, stai tranquillo che te lo bocciano, insultandoti anche! Se lo fa Renzo Piano o Calatrava o architetti con questa fama, cominciano subito i lavori.. Nel mondo esistono costruzioni assurde, piene di errori progettuali, fatte dai "grandi", laureati con un voto intermedio (giusto per ricordarlo).

Spero di aver chiarito le idee, anche se il mio obiettivo era spiegare la realtà e non deluderti dicendo che non sarai mai Renzo Piano.. Guadagnerai di meno ma come persona probabilmente vali molto di più!

Devo contraddire quanto dice "InteristaDOC" con la mia esperienza personale. In realtà, il voto di laurea non c'entra nulla con l'operato finale, anzi. Molto spesso non vuole dire nulla, perché una volta nel mondo del lavoro nessuno ti chiede con che voto sei uscito dall'università, anzi, dipende soltanto la qualità dei tuoi progetti. Nessuno dei "grandi" aveva voti così alti. Basti pensare ad Aldo Rossi che agli esami di progettazione prendeva 20/30 o Tadao Ando che si è avvicinato all'architettura da autodidatta, dopo avere alle spalle lavoro di falegname e di pugile. Soltanto per citarne alcuni. Renzo Piano è diventato famoso all'estero, non in Italia, dopo essere riuscito a fare progetti di grande importanza. Ci vuole fortuna, ma ci vuole anche bravura. E Renzo Piano non è certo l'ultimo arrivato (anche perché, signori, 100 invece di 110 non vuole dire assolutamente nulla, sarebbe come paragonare un 9 a un 10 a scuola, non significa "medio-bravo", diamine). C'è chi ha scritto che Piano è diventato chi è diventato perché il padre aveva molte conoscenze.. non è esatto, poiché lui, come tanti architetti italiani, ha sfondato all'estero dove le conoscenze del padre di certo non arrivavano. In Italia nessuno l'ha calcolato fino a quando non aveva già fatto successo fuori. I progetti che gli hanno dato la fama all'inizio sono frutto di concorsi in genere, che ha vinto, non certo perché conosceva qualcuno (ricordo che ai tempi del Centre Pompidou Rogers e Piano erano ancora due perfetti sconosciuti nel mondo) ma per la bravura e per l'idea giusta al momento giusto.



Un architetto diventa importante quando inizia a utilizzare tecniche architettoniche innovative, quando riesce a conciliare funzionalità ed estetica, quando riesce a costruire opere di pregio. Che, molto spesso, non sono "per ricconi" (altrimenti sarebbe andato a fare l'archistar che progetta hotel a sei stelle ad Abu Dhabi) anche se, è ovvio, avere un budget più alto aiuta a poter scegliere materiali più buoni e tecnologie più particolari.

N0. Perché ha fatto delle progettazioni architettoniche innovative e non solo ardite ed anche per l' uso dei materiali e delle strutture.



Esempio ne siano le colonne della moschea di Roma.



Non credo proprio che sia famoso per aver fatto palazzi per i più ricconi