Ciao,
i due teoremi sono due "manifestazioni" del teorema di equivalenza.
In pratica permettono di sostituire una rete comunque complessa con un circuito più semplice equivalente (ovvero che produce gli stessi effetti) ai fini esterni.
In particolare nel caso del teorema di Thevenin si considera una rete 2 se ne valuta la tensione tra 2 punti A e B. Si può sostituire alla rete connessa tra questi 2 punti un generatore equivalente di tensione reale. Tale generatore presenterà una tensione (equivalente) Veq pari alla tensione a vuoto (ovvero lasciando in circuito aperto i taglio tra il punto A ed il punto B) che si instaurerebbe tra i 2 punti A e B. Inoltre tale generatore reale presenta una resistenza equivalente Req pari alla resistenza che si vede (in pratica al valore di resistenza che tu misureresti inserendo un ohmmetro) tra i 2 punti A e B.
Ai fini pratici al posto di una rete molto complessa (in cui puoi avere generatori indipendenti o pilotati, resistori e componenti vari) tu poi sostituire un generatore di tensione pari a Veq con in serie una resistenza (od impedenza in caso più generale) che ai fini esterni (ovvero andando a fare misure o comunque attaccando un carico ai capi di A e B) si comporta come la rete complessa (ovvero sul carico puoi calcolare e/o misurare le stesse tensioni e correnti che avresti tenendo la rete complessa).
Per valutare Veq ed Req scolleghi la parte di rete che vuoi sostituire dal resto del circuito.
Dopo di che, per valutare Req, spegni tutti i generatori indipendenti presenti ed ai capi mi A e B puoi inserire (anche in modo fittizio) un generatore ideale di corrente di prova che impone una corrente I*. Dopo di che calcoli la tensione V* che si instaura ai suoi capi. La resistenza equivalente è pari a: Req = V* / I*
Per valutare Veq invece lasci la rete in circuito aperto ai capi di A e B e calcoli la caduta di tensione che si ha tra A e B (se hai più generatori puoi applicare la sovrapposizione degli effetti considerando un generatore per volta, con gli altri spenti, e calcolare i singoli effetti, ovvero la tensione a vuoto tra A e B, e poi sommandoli assieme).
Il teorema di Norton è il duale di quello di Thevenin. In questo caso, sostituisci la rete con un generatore reale di corrente. In tale generatore la conduttanza equivalente Geq è pari all'inverso della resistenza equivalente Req che valuteresti con il teorema di Thevenin (cioè è la resistenza vista ai capi dei 2 punti a cui stai applicando la sostituzione). In pratica tu puoi calcolare la Req come si fa con Thevenin e poi valutare da questa Geq facendo Geq = 1/Req
Il generatore di corrente Ieq invece ha valore pari alla corrente di corto circuito che scorrerebbe corto circuicando la rete che vuoi sostituire con appunto un corto circuito tra A e B.
Per valutarla, scolleghi la rete che vuoi sostituire dal resto del circuito e tra i punti A e B inserisci un corto circuito. Dopo di che calcoli (anche qui puoi usare la sovrapposizione degli effetti) la corrente che scorre in questo corto circuito.
Spero di averti chiarito i concetti