Domanda:
Come stimare i kWh assorbiti da impianti industriali durante il loro funzionamento?
StefanoI
2012-03-08 23:31:07 UTC
Data una serie di impianti industriali (presse, macchinari, macchine utensili) dei quali si conosca l'intensità di corrente mediamente assorbita a regime di funzionamento (tramite rilevazione con pinza amperometrica), come calcolare l'effettiva quantità di energia elettrica assorbita da detti impianti?
Provo a dare una mia idea, in attesa che qualche esperto possa correggermi se sbaglio: P = rad(3) Vc I cos (fi). V suppongo debba essere posta uguale a 380 V (tensione concatenata o di linea industriale). La mia domanda: è corretto utilizzare nella formula per il calcolo della potenza assorbita in regime trifase l'intensità rilevata tramite pinza amperometrica (sul macchinario) oppure va inserita una qualche altra corrente?

Grazie a chiunque possa darmi delucidazioni in merito.
Quattro risposte:
pasqualito87
2012-03-09 13:34:28 UTC
si ragioni bene la potenza attiva è quella li ovvero P = rad3 V I cos(phi). Moltiplica per il rendimento di ogni macchina e poi per le ore di funzionamento e ottieni i kWh effettivi (stima mooooolto approssimativa). Generalmente la misura della potenza (che negli impianti industriali non è solo potenza attiva ma anche reattiva e quest'ultima l'enel te la fa pagare eccome se non rifasi l'impianto) è qualcosa di molto complicato in quanto esistono molti modi per valutarla chiamate metriche. queste metriche sono in pratica degli algoritmi implementati nei processori dei contatori. i contatori, anche quelli industriali, che si trovano nei quadri principali sono semplicemente un voltmetro + un amperometro che prelevano le forme d'onda di tensione e corrente globalmente assorbita, fanno una conversione in digitale e sui campioni ottenuti calcolano la potenza graziea alla metrica installata. Generalmente si calcola la potenza apparente e quella attiva e poi si ricava dalla misura quella reattiva oppure si misura la potenza apparente e quella reattiva e si ricava quella attiva. Queste potenze vengono poi integrate nel tempo per ottenere l'energia.

Non parliamo poi della misura della potenza dovuta alle armoniche di corrente (che automaticamente non consideri se usi un valore medio della corrente) che sono invece da considerare se ad esempio nell'impianto sono presenti grossi motori asincroni azionati da un convertitore statico. Ovviamente a tutto questo ''misurare'' ci pensa l'enel che ti frega usando la metrica che più le conviene. ebbene si perche, cosa che non tutti sanno, le metriche non sono standardizzate in italia sebbene lo siano a livello europeo. Enel è libera di usare il metodo che più ritiene opportuno per la misurazione dell'energia e cosi ci frega tuttiiiiiiiiiiii.
oubaas
2012-03-09 09:20:23 UTC
Presa = √3*380*I*cosφ*ɳ

Pass = Presa/ɳ = 660*I*cosφ



Immaginando un cosφ medio di macchina pari a 0,80, sei ora in grado di stimare la potenza assorbita (si è immaginato che esista un sistema di rifasamento globale a livello di opificio, per cui le correnti misurate con pinza amperometrica sulle singole utenze riflettono il cosφ di macchina non rifasato).

Non ti rimane che moltiplicare ogni potenza per il tempo in ore per cui questa persiste e fare la somma ...hai già i kwh
Giggi Litio
2012-03-09 09:35:26 UTC
a livello di calcolo non t so dire nnt...ma nella realta tutte le stime dei KW assorbiti dalle varie utenze di impianti industriali vengono stimate basandosi sull esperienza e di programmi...
ofrà
2012-03-09 08:26:22 UTC
secondo me con la pinza amperometrica otterresti misure "puntuali" e non "medie" - l'optimum sarebbe installare un contatore che rilevi i consumi per ogni utenza per un tempo congruo



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