Domanda:
Il bello dell'ingegneria!?
Edoardo
2013-03-06 10:08:31 UTC
Cari colleghi,in un momento di auto-riflessione,pensavo a tutto ciò che di bello racchiude per me lo studio di quella imprescindibile branca della scienza che è la "nostra" ingegneria :D...sondaggio: cos'è che vi attira,o vi ha attirato prima di intraprendere gli studi verso questa disciplina? In che ramo dell'ingegneria siete specializzati,o vi state specializzando? Un caloroso abbraccio a tutti!!!
Tre risposte:
Mastro Geppetto
2013-03-06 13:20:15 UTC
Ingegneria come la intendo io è una MISSIONE. (e non bisogna esagerare nell'essere missionari!)

Ingegneria ha voluto dire per me la realizzazione di un grande sogno coltivato già da bambino tanto da essere andato a fare la professione di ufficiale sulle navi passeggeri dell'epoca, aver messo via i soldi e dopo 7 anni di assenza dai banchi di scuola iscrivermi e frequentare rimettendoci 6 anni di lavoro ben retribuito. Mi sono iscritto per la grandissima, innata passione per la Tecnica, per la Scienza, per la Sperimentazione e per perseguire il Sapere allo Stato dell'Arte.



Ingegneria ha significato sputare sangue e sudore su libri dal gergo incomprensibile, studiare equazioni che non trovavano riscontro in pratica, studiare però anche formule e metodi preziosi per predire il comportamento di quello che stavi svolgendo, per valutare la differenza fra teoria e pratica e quindi per capire i limiti in cui i modelli sono utilizzabili.

Ha signiificato formarsi ad un metodo analitico e sintetico come solo il Metodo Scientifico e tecnico dell'epoca dava con esami da rizzare i capelli come analisi 1 dove si partiva dalla teoria del numero e ogni dimostrazione doveva essere lucidamente costruita, dove in meccanica razionale i problemi li dovevi risolvere trovando una sottile "chiave"; dove in Fisica 1 e in Fisica 2 o sapevi a menadito la materia o semplicemente eri bocciato. Ogni domanda riprendeva un Principio fondamentale della Scienza a e questo principio potevi sempre far riferimento per verificare se stavi commettendo corbellerie.



Sono uscito specializzato elettronica telecomunicazioni con una tesi supertosta sulla trasmissione satellitare digitale ad altissima velocità, spaziando in metodi di misura e analisi dei risultati, inoltre ho messo su un laboratorio laser da zero all'epoca in cui un laser Elio neon da 3 mW era un rarità, ho sviluppato i primi vagiti del miglioramanto dell'immagine in luce laser coerente che in seguito vennero traslati in campo digitale e oggi sono largamente usati nell'elaborazione dell'immagine digitale: la potenza di calcolo digitale vinse, meritatamente, sulle finezze analogiche.

Visto la passione per tutte le materie ho studiato molto bene meccanica, macchine, elettrotecnica, macchine elettriche, struentazione di misura elettrica ed elettronica, termodinamica e trasmissione del calore. Non è mancato un corso "extra" di diritto per avere una infarinatura di legge civile e penale, uno di finanza, economia e direzione aziendale giusto per sapere in che mondo si vive.



Lo studio a larghissimo spettro mi è servito poi per condurre la mia professione (Mastro Geppetto ha barba e capelli bianchi) unendo pratica e teoria, ho sempe avuto il coraggio di fare la mia professione senza calare le braghe, gestendo i compromessi con equità e vantaggio per tutti.



Mi sento onorato di aver fatto crescere alcuni "giovani" (Adesso sono padri di famiglia e uno è nonno!) tenedoli a mio fianco come collaaboratori e non come dipendenti. 3 di essi mi onorano di essere discepoli, tutti hanno trovato la loro strada quando dovetti rinunciare per motivi fiscali e normativi al mio laboratorio di R&D applicata per l'industria che ci commissionava studi per cercare una soluzione dei problemi più strani.

I solidi principi studiati prima all'Istituto Tecnico Nautico, poi all'Università mi sono serviti per risollevarmi nei momenti difficilissimi di una professione allo stato dell'arte che in Italia veniva cassata, riciclandomi in tutti gli ambienti in cui essere specchiati, conoscere i Fondamanti, saper elaborare i dati con estremo senso critico è un must.



Alla domanda: "Rifaresti Ingengeria?" risponderei "SI, con il vecchissimo ordinamento che ti dava una preparazione con cui si portava alta la stima dei tecnici italiani nei Paesi più progrediti. Che fosse da realizzare una colossale diga idroelettrica o che fosse di studiare una "figata" elettronica o che fosse da applicare genialità a qualche prodotto.

Ci metterei una condizione: "Immediatamente dopo la laurea me ne andrei in un Paese che rispetta i Tecnici, biglietto di sola andata fuori da una Italia deplorevolmente grama e che si ostina a buttare quanto di più prezioso ha: i tanti cervelli di prima scelta (che si incontrano nei centri di ricerca e nelle aziende estere. Enrico Fermi è un esempio, non è l'unico).
anonymous
2013-03-06 14:03:49 UTC
Cos'è che vi attira,o vi ha attirato prima di intraprendere gli studi verso questa disciplina? La volontà di fare della logica e della scienza uno stile di vita.

In che ramo dell'ingegneria siete specializzati,o vi state specializzando? Ingegneria Edile - Architettura.
El GRINGO
2013-03-06 13:52:54 UTC
ho un caro amico ingegnere e cervellone...è un pazzo...ti avrebbe risposto semplicemente quello che dice e farebbe sempre



è un lavoro che mi da dei soldi



se col banco di limoni trovassi il modoi di guadagnare di piu' venderei limoni



:)


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