Domanda:
fabbricato in sasso con crepe diagonale in angolo - si può consolidare senza dover buttare giù tutto?
Vecchia lenza (già H315)
2011-12-19 12:12:29 UTC
Fabbricato in sasso su terreno in pendenza a substrato roccioso (sicuramente nessun cedimento per consolidazione, semmai assestamento di fondazioni a riporto di "sassoni") 9 x 6 m, altezza 7 m lato a monte e 9 m lato a valle, mura di 50 cm di spessore,
si nota una crepa diagonale nel lato a valle, non particolarmente larga, che dal centro del muro in alto va verso l'angolo in basso.
Una parte della parte ha leggermente perso la verticalità.
Occorrerà rifare il solaio del primo piano. E' possibile consolidare le mura senza dover buttare giù tutto il fabbricato??
Cinque risposte:
dottor K
2011-12-20 00:19:52 UTC
Vedo due ipotesi.

La peggiore (sono ligure e purtroppo da noi e' molto comune) substrato roccioso in scisto con piano di sfaldatura parallelo al terreno con scivolamento e non cedimento della fondazione . Si puo' consolidare con una micropalificazione sulle fondazioni con cordolo in CA ed incatenamento delle mura perimetrali.

La migliore. L'edificio non ha subito manutenzione, la fondazione e' stabile ma il legante per varie ragioni( infiltrazioni di umidità cattiva qualità del materiale iniziale ecc) e' compromesso. La soluzione e' intervenire con iniezioni di malta cementizia sulle murature . Realizzare una controfondazione a doppio cordolo ( interno-esterno) legando con barre passanti in acciaio ad alta aderenza le due parti.. Nella parte interna della rifondazione si puo' tenere conto delle nuove fondazioni del vano scala che, volendo, puo' essere realizzato in CA e costituire l'elemento di rinforzo strutturale a cui agganciare tutto l'edificio.
Mastro Geppetto
2011-12-20 03:57:20 UTC
Condivido in pieno le indicazioni del Dottor K facendo rifermento ad un intervento di successo estremamente simile e in condizioni geologiche estremamente simili.

VI è stata anche una palificazione con micropali in tubo di acciaio continuo infissi nel cordolo esterno per consolidare il terreno, forse inutile ma prudente; il cordolo esterno fu collegato con tiranti a vite ad una struttura metallica interna ad ingombro zero.

Più una operazione di carpenteria metallica che di edilizia. Uomini, mezzi, professionista c'erano.



Vedere le condizioni del manufatto e le tecnologie disponibili è un must, essendo ambedue le operazioni da farsi con persone che sanno veramente il mestiere.

Un ingegnere di mia conoscenza, con 30 anni di professione nel rimediare ai casini, dice che c'è il rischio che durante l'intervento qualcosa vada storto e va perso tutto il lavoro.



Chi fa questo susseguirsi di operazionei deve essere in grado di affrontare anche eventuali cedimenti inaspettati e di saper fare il "trasferimento del carico" sulla nuova sturttura.

Nulla di astronautico, ma tanta cura e tanto mestiere.
?
2011-12-20 00:42:56 UTC
Se il problema e' solo di riempimento/consolidamento esiste una resina, prodotto che va inserito nella fessurazione e solidifica ,generalmente viene messo sotto fondazioni in movimento ridando solidita' e volume ma in questo momento non mi sovviene il nome del prodotto.
anonymous
2011-12-20 01:51:13 UTC
ciao! +2
anonymous
2011-12-19 12:15:32 UTC
un po' di colla ed è tutto a posto fidati ho aggiustato di peggio


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